Caldo, ancora caldo, afa, le idee sono tante ma è quasi impossibile trasporle in cera a causa della calura matrigna, nemica. Cerco intorno a studio e ripiego su materiali più adatti al periodo: la plastilina. Con questa che mi scivola tra le dita, carico di malcelato entusiasmo ,inizio un modellato vagamente impressionista, nervoso, veloce, seguendo uno strano ritmo interiore, ed ecco prendono magicamente vita forme sorprendenti, prodromi di future sculture, da completare con tutti i particolari, accattivanti per l’ anima, da portare a compimento poi nelle fredde giornate invernali, dove la mente tornerà riconoscente indietro a quel ricordo, a quel fecondo, caldo, momento creativo.
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