Struggente e perenne ricerca del nostro io più profondo, frutto di silenziosa ed intensa meditazione. E’ questo, senz’ altro, il lavoro più complesso della nostra esistenza. E’ come percorrere, con aria sognante e da sonnambulo, il viottolo di un bosco intricato, con un aria densa di bruma, nebbiosa, che impedisce una chiara visione del paesaggio circostante e di un orizzonte sempre più lontano ed irraggiungibile. Il filo conduttore della nostra vita, dovrebbe essere la ricerca della semplicità, della schiettezza, il rifiuto di ogni compromesso e menzogna intellettualistica. Cerchiamo di prestare la giusta attenzione all’ aspetto morale dell’ arte, non idealizziamola in senso assoluto, ma ricerchiamone la sacralità anche nelle piccole cose suggerite dal quotidiano. Pertanto penso che non dobbiamo sprecare la nostra preziosa esistenza in futili se non addirittura nocive azioni senza senso, che invece di procurarci arricchimento interiore ci impoveriscono, ma indirizziamola verso una meta umana ed artistica veramente costruttiva.
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