L’ artista è sempre in affanno per la ricerca del senso nascosto delle cose, il suo travaglio è riuscire ad esprimersi in modo incomparabilmente unico, nel suo perenne stato di insoddisfazione . L’ atto del creare non ha nulla a che vedere con l’ abilità del costruire un percettivo illusorio, ma piuttosto di lavorare ad un livello profondo dell’ inconscio. Dal creativo ci si attende un oggetto* forza e la capacità di ordinare e dare logica al flusso incoerente di immagini e sensazioni che gli si parano davanti agli occhi. Una spiegazione plausibile di tutto ciò la da Paolo Ambrosio che cita quanto segue: l’ unico mezzo possibile per far avvertire la presenza di un Altro da se e se si ha fede in Dio allora la risposta è facile .
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