In arte, l’ opera era l’ imprevisto che spuntava alla vista, che emergeva alla vita . L’ opera d’ arte come l’ individuo è una trovata, un accidente, una bella sorpresa . E’ necessaria interiormente una volta che c’è, ma questa necessità considerata dall’ esterno è un caso, ciò avrebbe potuto non essere . La noia con queste tecnologie meravigliose, ultramoderne, è la loro affidabilità, esse prevedono tutto. E’ in altre parole la definizione di accademismo e non più shoc . E’ quindi più che giusto asserire che per un artista il verbo non risiede nella sua bocca, ma nel suo cuore e nelle sue mani .
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