L’ artista è pur sempre un uomo e come tale, scruta attentamente il cielo per riprodurre poi, mediante il proprio lavoro, l’ armonia e l’ ordine cosmico delle cose, rischiando altrimenti di sprofondare inesorabilmente nel caos assoluto . Bisogna anche prendere coscienza, che dove l’ arte non è strumento di partecipazione condivisa, ne tanto meno un mezzo poetico, ne un profondo e progressivo cambiamento culturale, ne una via da indicare a coloro che si stanno perdendo, tenendo conto dei tempi difficili che stiamo attraversando, ci si ritroverà spersi in un deserto di valori ed emozioni . Se verrà a mancare tutto questo, il popolo intessuto di abitudini e comportamenti devianti, divorerà ogni monumento, ogni vestigia di civiltà e qualsiasi altra icona pubblica, tra la comune indifferenza o peggio ancora con il vandalismo diffuso di tanti poveri incompetenti . Pertanto dobbiamo conformarci ai tempi che stiamo vivendo anche se con difficoltà, dobbiamo essere flessibili nei metodi di lavoro, sempre pronti ad aprirsi a nuove sinergie in un dialogo costante tra arte, architettura, urbanistica, musica e perchè no anche amore verso altre discipline contingenti, per un unico scopo, la sopravvivenza dello scibile umano .
L’ ARTISTA E’ UN ESSERE RAPITO NEI SUOI PENSIERI, CON LA TESTA TRA LE NUVOLE, MA CON GLI OCCHI A SCRUTARE IL CIELO .
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