Tutto il lavoro di uno scultore è basato sulla luce, è questa che evidenzia le più tenui asperità delle superfici, viene assorbita dai vuoti come un buco nero, scheggia alcuni punti delle masse rendendole irregolari e sfaccettate, trasformando il tutto in una struttura complessa . Affrontare i problemi di un bassorilievo, contrariamente a quanto si crede, è molto più difficile da realizzare del tutto tondo, l’ artista deve essere consapevole delle relazioni che corrono tra i vari piani di lavoro, in base alla collocazione ed alla prospettiva : primo piano, secondo piano, quinta come a teatro, il tutto a volte sfalsato di pochi millimetri, per accentuare o meno la sensazione della profondità . Questo studio non è di facile applicazione, ma si arricchisce con l’ esperienza che lo scultore conquista attraverso anni ed anni di lavoro .
IL CREATIVO SI RIAPPROPRIA DEL PASSATO RENDENDOLO MODERNO, MA SENZA FARSI INFLUENZARE DALL’ ACCADEMIA .
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